2014

Veron: “Se la Lazio mi avesse chiamato sarei tornato”

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E’ uno di quei giocatori che non scordi Juan Sebastian Veron, solo due anni nella squadra biancoceleste, pochi, ma abbastanza per far innamorare il popolo laziale. Raggiunto tramite collegamento telefonico da Lazialità l’ex centrocampista ha parlato di sè, delle sue nuove esperienze e del suo ritorno all’Estudiantes. Lo scorso luglio infatti l’argentino ha firmato un contratto con il club che lo vede anche come direttore sportivo: “Mi pice giocare e giocherò fino alla fine della stagione. Se mi vedrei come allenatore della Lazio? Non so se diventerò un mister, non ho studiato per questo e la vedo un po’ difficile, certo il pensiero di tornare a Roma dove ho ho vissuto dua anni bellissimi c’è sempre”. Su Biglia: “Non lo conosco molto bene, ho visto qualche sua partita con l’Argentina e con la Lazio, il suo ruolo è molto difficile, in nazionale gioca sempre davanti la difesa ma per me ha le qualità per giocare anche come mezzala intermedia in un centrcampo a 3”. Sulla Lazio di oggi: “Non è facile per la squadra attuale raggiungere quella in cui giocavo io, ci sono molti giovani promettenti, ma noi eravamo giocatori di esperienza e soprattutto avevamo la convinzione di poter raggiungere obbiettivi importanti”. Qualche tempo fa si era parlato di un possibile suo ritorno: “Se la Lazio avesse avuto bisogno di me sarei tornato anche per sei mesi per dare una mano, ma ora si è ripresa e deve pensare al futuro”. A proposito dei giovani talenti: “Nel calcio argentino stanno emergendo ragazzi molto bravi, come Correa, 19 anni, a lui sono già interessate società come l’Inter e il Parma, è giovane e deve fare esperienza ma ha tutte le qualità per fare bene”. In chiusura Veron da una bella notizia a tutti i tifosi biancocelesti: “A maggio tornerò nella Capitale, parteciperò alla partita che si terrà per commemorare lo scudetto di trent’anni fa!”.

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