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Tracollo Lazio a Verona: alcune scelte di Sarri lasciano perplessi

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Il pesante 4-1 di Verona mette la Lazio spalle al muro: la soluzione è il ritiro ma alcune scelte tattiche di Sarri iniziano a scricchiolare

Tutti in ritiro, niente più alibi. Questa è stata la decisione della Lazio nell’immediato post-partita della gara col Verona, persa in maniera fragorosa per 4-1. Un tentativo di dare una scossa ad un gruppo che non riesce a tenere la spina accesa per più partite consecutive, specie in trasferta e dopo un impegno europeo.

Le evidenti falle della rosa però (la difesa necessiterebbe di rinforzi) fanno però il paio con alcune scelte di Maurizio Sarri a dir poco cervellotiche. I principali quotidiani oggi in edicola, dal Corriere dello Sport al Messaggero passando per la Gazzetta, si chiedono se sia ancora giusto rinunciare alla classe di Luis Alberto in nome di una compattezza in mediana poi effettivamente mai verificatasi. Lo spagnolo sarà pure poco adatto nel fare filtro ma risulta difficile pensare che i biancocelesti possano rinunciare alla sua grandissima qualità. Il tecnico inoltre ritiene che alcuni calciatori abbiano terminato gli stimoli e stiano già pensando al mercato di gennaio, al quale però mancano due mesi. Sarri ha chiesto ai suoi chiarezza durante il confronto in spogliatoio: il ritiro servirà a capire se il toscano sta riuscendo ad entrare dentro le teste dei suoi uomini.

Un altro aspetto è il baricentro troppo alto, con la difesa esposta alle continue imbucate avversarie senza le giuste armi da contrapporre (nel pacchetto dei centrali manca uno esplosivo e rapido) e ieri inoltre mancava anche Luiz Felipe, il più vicino ai desiderata di Sarri. Ritiro dunque ma anche profonde riflessioni: Sarri con la Fiorentina si trova davanti ad un pericoloso bivio.

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