2014
Video di insulti a Paparelli, parla il figlio: “Siamo arrivati al limite dell’umano. Adesso…”
“Goliardico? mi verrebbe da dire una parolaccia, ma non la dico. Allora voglio nomi e cognomi di tutti i cari defunti di quei signori. Faccio qualche coretto anch’io. Sono arrabbiato, perché qui siamo arrivati al limite dell’umano, dell’idiozia. Non capisco cosa ci sia di goliardico nell’insultare un poveraccio che è morto allo stadio”. Con queste parole Gabriele Paparelli commenta sulle frequenze di Radiosei il vergognoso video che ritrae alcuni tifosi romanisti cantare un coro offensivo nei confronti di suo padre Vincenzo, colpito da un razzo lanciato dalla curva giallorossa durante il derby del 28 ottobre 1979: “Ho sopportato 35 anni, sono sempre stato zitto. Ma questa volta non la passano liscia, ci sono nomi e cognomi, querelerò tutti. Siamo stanchi di ricevere insulti gratuiti. Non erano giustificati allora, non lo sono adesso. E’ finita la mia pazienza, perché ho visto chi erano: gente adulta. I ragazzini li posso anche scusare, ma loro no: sanno di cosa stanno parlando, magari conoscevano mio padre, magari erano anche presenti quel giorno. Ho sempre cercato di buttare acqua sul fuoco. Ma adesso sono arrivato al limite, avevo la pelle d’oca a vedere quel video, con quell’atmosfera festosa mentre cantavano quel coro. Fatevi un esame di coscienza, pensate come vi sentireste voi se insultassero da anni vostro padre”, conclude senza giri di parole Paparelli.
Andrea Coppini