2014

Vlaar, la chiave per sbloccare la trattativa si chiama Libor Kozak

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L’utile può diventare dilettevole. Kozak può comprare Vlaar: la Lazio vanta infatti ancora un credito dall’Aston Villa di quasi 4 milioni. Questa può essere la svolta. Il pagamento del ceco, messo a bilancio a dicembre 2013, era stato infatti dilazionato in tre anni. Due rate dei 6,5 milioni, quindi, potrebbero ovviare alla mancanza immediata di liquidità biancoceleste: «Può succedere di tutto, ma l’Aston Villa vuole trattenere a tutti i costi Ron», assicura proprio l’ex Kozak. Stretto intorno al suo capitano: «Vlaar è un leader, uno esperto che dà tranquillità a tutta la difesa. La squadra spera che resti, per noi sarebbe una grave perdita». E’ in scadenza 2015, lo statuario 29enne: «Se proprio dovesse partire, gli consiglierei di scegliere la Lazio – giura Libor – perché sono stato benissimo a Roma. Comunque non c’ho ancora parlato».
Durante il mondiale, il ds Tare aveva chiesto informazioni: “Dieci milioni”, s’era sentito sparare dal club inglese per il compagno “oranje” di De Vrij. Ora la richiesta è inferiore. E si potrebbe sfruttare il “credito Kozak” più 3-4 milioni. Come riporta Il Messaggero, l’alternativa, sempre dall’Olanda, potrebbe essere il 22enne Bruma: Tare ha intensificato i contatti, spera di ottenere dal Psv il prestito con obbligo di riscatto a 7 milioni. Più complicate le trattative per Balanta, Mendes e Doria. Un altro difensore lo ha promesso, Lotito: «E coi nuovi acquisti torneremo fra le grandi».

Per carità, ben vengano quasi 30 milioni già spesi. Ma la Lazio deve pure cedere: è l’unica squadra della serie A a non aver incassato un euro in uscita, nemmeno dai baby (Crecco e Rozzi, in prestito). La dimostrazione, ancora una volta, dell’incapacità di liberarsi delle “zavorre”, portate a Formello ( e qualcuna lasciata ora fuori rosa) chissà poi perché: Alfaro, Vinicius, Sculli, Pereirinha, Ciani e Cavanda (contratto rinnovato lo scorso anno) su tutti. Da mesi sono in uscita, eppure non si muove ancora una foglia. E’ semplice cedere Hernanes a gennaio o – eventualmente – Candreva in questa lunga estate, “privarsi” di Onazi, Gonzalez, Biglia, Lulic o Marchetti per la migliore “offerta”; più tosta riuscire a piazzare i colpi non riusciti. Meno male che Dias e Biava (quest’ultimo per sua volontà) sono andati a scadenza, altrimenti c’era il rischio di sforare le 40 unità sotto contratto. Di un’esercito biancoceleste che recluta, ma non sfoltisce. Una missione ridurre in fretta la rosa extra-large per una Lazio che disputerà la stagione su appena due fronti (Campionato e Coppa Italia). Da domani Pioli lavorerà in Germania con 29 giocatori (arriveranno Klose e Biglia, mancano gl’infortunati Onazi e Perea), ne vuole 23 ai suoi ordini a settembre. 

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