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Zaccheroni: «Immobile? Grande attaccante, ma la punta di diamante è Milinkovic»
Mister Zaccheroni ha parlato di Lazio in un’intervista: ha fatto i complimenti alla squadra di Inzaghi, esprimendo anche una preferenza
Grande esperto di calcio e allenatore stimato dai propri colleghi. Alberto Zaccheroni è sempre vicino al mondo della Serie A, ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha espresso parole di elogio per Simone Inzaghi (suo calciatore ai tempi della Lazio): «La Lazio ha l’organico per ripetere quanto visto nella scorsa stagione. Simone sta facendo benissimo, ha dimostrato che allenatore è, anche in Supercoppa contro la Juventus».
LA ROSA DELLA LAZIO – «Immobile è un grande attaccante e farà bene, ma la punta di diamante è Milinkovic. Sarà un uomo importante anche per il calciomercato. Chi però secondo me può spostare gli equilibri è Felipe Anderson, anche se purtroppo non è continuo. Saranno fondamentali gli infortuni, Inzaghi dovrà essere fortunato a non doverne affrontare troppi insieme».
LAZIO-MILAN – «Entrambe le squadre stanno entrambe bene sia fisicamente che mentalmente. I giocatori importanti ci sono da ambo le parti. Credo possa succedere di tutto, ma non mi aspetto uno 0 a 0 vista la grande qualità sia in centrocampo che in attacco».
MILINKOVIC-SAVIC – «Ha la corsa e la fisicità per inserirsi e rendersi pericoloso sia di piede che di testa e soprattutto ha tempi di inserimento perfetti. In questa stagione mi aspetto tanto. Lui e Parolo possono fare parecchi gol. Mi aspetto però il salto di qualità da parte di Felipe Anderson. Di giocatori forti in serie A ce ne sono tanti, ma lui è straordinario. La Lazio deve concentrarsi molto su di lui e metterlo in condizione di fare più gol che assist».
INZAGHI – «Mi ero reso conto nel tempo che Inzaghi avesse una grande passione per il calcio. Penso che da calciatore abbia fatto una carriera minore rispetto a ciò che meritava. Spesso in campo lo vedevo indolente e non lo avrei immaginato così bravo. Invece sta facendo benissimo, gli faccio i miei complimenti ancora una volta. Legge la partita benissimo, ha idee e coraggio. Sono contento di essermi sbagliato».