2015
Zarate e Velez non pagano, l’avv. Gentile: “Chiederemo pignoramento stipendi del calciatore”
L’11 luglio scorso la Camera di Risoluzione delle Controversie Fifa aveva portato un sorriso in casa Lazio, dando ragione al club biancoceleste nella querelle che lo vedeva opporsi al suo ex calciatore Mauro Zarate. Il Tribunale ha infatti stabilito quanto sia il giocatore – ora in Inghilterra con la maglia del West Ham – sia il club argentino del Velez Sarsfield – che tesserò Maurito nella stagione 2013-2014 – fossero responsabili in solido dell’indennizzo dovuto alla società capitolina pari a cinque milioni e 300mila euro, più gli interessi del 5% accumulati dal settembre 2013 a oggi (circa 600mila euro). Zarate nell’agosto 2013 si era liberato unilateralmente dalla Lazio, ad un anno dalla scadenza del contratto, tramite l’utilizzo dell’articolo 14 del Regolamento Fifa sullo Status ed il Trasferimento dei Calciatori, uso che i giudici, dando ragione al sodalizio capitolino, hanno ritenuto privo di basi giuridiche obbligando le due parti alla pesante sanzione pecunaria. A distanza di quasi 60 giorni la Lazio non ha visto saldata la somma, nonostante una pronuncia immediatamente esecutiva e con un limite temporale di 30 giorni. “Non abbiamo notizie di impugnazioni né da Zarate né dal Velez, quindi in mancanza di un difetto di notifica ci muoveremo subito per ottenere la cifra in oggetto”, spiega a Lazio Family l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile. “Cercheremo le vie più rapide per recuperare questi soldi, anche passando tramite le federazioni, considerato che il Velez è un club federato tramite la Fifa – afferma il legale – Essendo le due controparti responsabili in solido, abbiamo diritto di chiedere l’intera somma anche solo al Velez o a Zarate, poi sarà la parte interessata a rivalersi sull’altra. Laddove fosse necessario, chiederemo l’esecuzione di pignoramento degli stipendi dell’atleta”. Restando in tema giuridico, Gentile difende il presidente della Lazio, Claudio Lotito, indagato a Napoli con l’accusa di tentata estorsione nella vicenda relativa alla famosa telefonata con l’ex dg dell’Ischia, Pino Iodice. “Lotito è stato ascoltato lo scorso 17 luglio, dopo l’interrogatorio ho depositato una seconda memoria, una serie di incartamenti relativa ai pagamenti dei contributi della Lega Pro – spiega – I soldi sono stati distribuiti ai club a gennaio 2015, qualche giorno prima della famosa telefonata, e a giugno 2015, perché solo in quel momento erano a disposizione i fondi per i pagamenti”.
fonte: Lazio Family