2013
Zarate firma con il Velez Sarsfield e la Lazio gli invia una diffida
Ha lasciato la Lazio e si è accasato al Velez Sarsfield, con cui ha firmato un contratto biennale, appellandosi all’articolo 14 della FIFA. Una risoluzione di contratto per giusta causa, dunque, quella avanzata da Mauro Zarate: «Entrambe le parti possono risolvere un contratto senza incorrere in conseguenza di sorta (pagamento di un’indennità o irrogazione di sanzioni sportive) se sussiste una giusta causa», recita tale articolo, che dunque parla di una rescissione unilaterale dal contratto, non di licenziamento. Zarate, dunque, ha sostenuto di avere la giusta causa, accusando la Lazio di mobbing, ma il punto debole della linea legale intrapresa dall’argentino consiste nella procedura, perché Zarate, dopo aver aperto la vertenza al Collegio Arbitrale, chiedendo la risoluzione del contratto con la Lazio in scadenza il 30 giugno 2014, ha cambiato strategia, chiedendo di rinunciare al lodo, prima ancora di conoscerne l’esito.
Una mossa che secondo la Lazio non si poteva fare, tanto che ieri gli ha inviato una diffida, intimandogli, come riportato dal Corriere dello Sport, di sospendere gli allenamenti con il Velez Sarsfield e di rientrare in Italia, rispondendo alla convocazione per il ritiro di Auronzo di Cadore, in attesa del lodo del Collegio Arbitrale: se l’avvocato Zaccheo, presidente del Collegio, lunedì darà ragione a Zarate, la questione si chiuderà senza ulteriori conseguenze, ma nel caso in cui sia la Lazio ad esser stata danneggiata, Claudio Lotito trascinerebbe Zarate in ogni tribunale. I tempi previsti in ogni caso sono lunghi ed in attesa del ricorso della Lazio alla FIFA, potrà giocare le partite ufficiali con il Velez.