Non solo Lazio
Zarate si scusa col Velez: «Ho tradito la mia gente e la mia famiglia, ma…»
Chiede scusa in lacrime Mauro Zarate, accusato di tradimento dai tifosi del Velez: l’ex Lazio ha spiegato il motivo del suo trasferimento al Boca Juniors
La sessione in corso di calciomercato ha provocato caos in Sud America. Mauro Zarate ha lasciato il Velez per unirsi agli acerrimi rivali del Boca Juniors. Un passaggio improvviso che ha scatenato il malumore dei tifosi, addirittura un grave litigio con i familiari. Visibilmente commosso l’ex attaccante della Lazio si è lasciato intervistare dai giornalisti di Tyc Sport. Ecco le sue spiegazioni: «Ho tradito la mia gente, che mi ha dato tanto affetto in questi anni. Mi scuso perchè avevo detto di non giocare mai in un altro club argentino che non fosse il Velez. Non è stata una decisione facile. Ho girovagato casa per 25 giorni, passando molte notte insonni a parlare con mia moglie. Non immaginavo che la situazione potesse avere un eco così elevato, soprattutto per la mia famiglia e i miei nipoti che sono nel club. La mia è stata una scelta sportiva, non economica, altrimenti arei rimasto a Dubai comodamente sdraiato in spiaggia. Il Boca per me rappresenta invece una bella sfida che ho deciso di affrontare».
LA RABBIA DEL CLUB – «Il presidente del Velez ha detto che mi è stata promessa la Nazionale, ma non è vero, non so perché abbia pronunciato queste frasi. Sento anche di aver tradito i miei compagni di squadra, non è stato facile vedere le espressioni sulle loro facce. Non è facile smettere di essere un idolo, ma non è vero che chiederò di non giocare contro il Velez. Ho dato molto al club, molto più di chi si fa pavoneggia dicendo di essere un fan del Velez».
POLEMICHE IN FAMIGLIA – «I miei fratelli non hanno nulla a che fare con questa situazione. Ho accettato il fatto che non fossero d’accordo con la mia decisione, ma gli unici con cui devo scusarmi sono i tifosi del Velez. E’ stata solo una mia scelta ed è per questo che ho deciso di non essere rappresentato da nessuno in questa trattativa. Loro sono al di fuori di tutto».