Settore giovanile
Lazio, Zauri: «Un piacere vederli giocare, mi auguro ripartano al meglio»
L’ex giocatore della Lazio è intervenuto a Radio Incontro Olympia per parlare del suo passato in biancoceleste
Luciano Zauri per anni ha militato tra le fila della Lazio, risultando anche nell’ultima formazione che è figurata in Champions League nel 2007.
Oggi l’ex giocatore è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare del suo passato in biancoceleste: «Ho un profondo legame con la città e con la Lazio, sono stato accolto alla grande fin dal primo giorno e nonostante ho poi cambiato squadra, ho sempre sentito l’affetto della gente. Sono in buoni rapporti anche con la società, con Lotito non ho mai avuto problemi. Con lui si scherza sempre tranne quando si parla di soldi (ride, ndr) ma vi assicuro che non è diverso o peggio di tanti altri presidenti».
PRESENTE – «La Lazio sta completando una crescita iniziata con l’arrivo di Simone Inzaghi in panchina che offre un calcio propositivo molto piacevole. Ad inizio stagione era difficile pensare a risultati simili ma ero sicuro che poteva lottare per la Champions. Sta facendo un campionato incredibile e ora può giocarsi lo scudetto con la Juventus. Simone ha fatto parte di un gruppo storico della Lazio, era un leader nello spogliatoio tenendo sempre alto il morale. La sua empatia la dimostra ancora oggi nella gestione del gruppo, sa reggere bene le pressioni di una città impegnativa come Roma e poi è davvero bravo sotto l’aspetto tattico e nel far rendere al meglio i giocatori. Basta vedere il rendimento dei vari Immobile, Milinkovic e Luis Alberto. E’ un piacere veder giocare la Lazio. Simone è riuscito a renderla una squadra imprevedibile che sa adottare varie soluzioni in base al momento della partita. Puoi sfruttare i palloni aerei con Milinkovic oppure la velocità di Correa e Immobile, poche squadre possono vantare così tanta varietà».
RICORDI DORIANI – «Doppietta di Pazzini quando giocavo alla Samp? A livello personale fu una soddisfazione doppia quella vittoria. Visto il mio trascorso biancoceleste ovviamente mi faceva piacere regalare un dispiacere ai giallorossi ma vorrei anche ricordarvi che con la Samp eravamo in piena corsa Champions per cui quella vittoria era fondamentale per il quarto posto».
SCUDETTO – «La situazione è anomala, chi avrà lavorato meglio durante la quarantena sarà avvantaggiato. Si faranno tante partite ravvicinate per cui è una lotteria fare previsioni, ci sono troppi fattore che incidono. Da laziale mi auguro che i biancocelesti ripartano come hanno lasciato. La Juventus è la squadra che può beneficiare dei cinque cambi, domani è la favorita per la Coppa Italia contro un Napoli in ripresa. Gattuso non può fare miracoli ma è riuscito a restituire un’anima ai campani. L’Inter invece deve recuperare una partita e vincere significa rientrare nella corsa nonostante il distacco rimanga».
ATALANTA-LAZIO – «La Lazio ripartirà contro l’Atalanta a Bergamo. Sarà uno scontro avvincente. Non sono quanto la squadra di Gasperini riuscirà a togliersi dalla mente ciò che ha vissuto Bergamo, per cui sul campo credo che possa vincere chi avrà più qualità e lucidità. Giocare a Bergamo senza pubblico è un vantaggio ma non penserei solo a quello. Credo che i tifosi laziali abbiano fatto la differenza in questa stagione e non trovarli allo stadio è sicuramente un handicap, basta ricordare la spinta offerta contro l’Inter. I tifosi non segnano ma riescono a spingere la squadra verso una vittoria».