2014
Zoff su Lazio-Juventus: “E’ una partita da tripla”
Dino Zoff, ex portiere della Juventus e allenatore/presidente della Lazio, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de Il Tempo.
Zoff, come giudica questa prima parte di campionato?
«Ci sono tante squadre in corsa per la Champions League, tutte lottano per un solo obiettivo. Il Napoli si è ripreso bene e le milanesi non è detto che continuino così. Anzi, l’arrivo di Mancini all’Inter potrebbe portare sicuramente esperienza e qualità. Vedo la Fiorentina un po’ più staccata, l’infortunio di Rossi ha condizionato molto il rendimento della squadra. Mentre Roma e Juventus al momento partecipano a un altro torneo».
E della Lazio che idea si è fatto?
«È una formazione completa e con delle buone potenzialità, Lotito ha costruito una squadra intelligente e concreta. Bisogna eliminare qualche passo falso di troppo, ma sicuramente gli ingredienti per fare bene ci sono».
L’impatto di Pioli è stato positivo?
«Assolutamente sì, mi sembra abbia fatto molto bene. Ogni tanto c’è qualche errore di troppo in difesa, sicuramente qualche aspetto andrà modificato. Ma complessivamente credo sia un buon allenatore con delle ottime qualità».
Alla ripresa del campionato ci sarà Lazio-Juventus, che partita si aspetta?
«Si tratta di uno scontro molto importante, una gara di livello. La Lazio in casa ha una marcia in più e può mettere in difficoltà i bianconeri. Dall’altra parte ci sarà una formazione con tanti campioni e quindi con individualità non indifferenti. Sarà un match aperto a qualsiasi risultato».
C’è secondo lei un giocatore fondamentale per la Lazio, oppure è la forza del gruppo a fare la differenza?
«Sinceramente questi discorsi non li ho mai capiti. Una squadra è una squadra, è una rosa di giocatori pronti a mettersi a disposizione del tecnico. Le giocate dei singoli ci sono, ma senza gruppo è impossibile andare avanti. Nel caso della Lazio è un mix di componenti positive, manca il vero fuoriclasse, ma non è detto che sia un problema».
Il Lazio-Juve preferito da Zoff allenatore?
«Mi ricordo la partita del gennaio ’93, noi rimanemmo in dieci, la Juventus pareggiò con una grande giocata di Baggio. Fu una gara molto equilibrata, era un altro calcio con altri giocatori».
A proposito, ci racconta il suo rapporto personale con Cragnotti?
«Straordinario, era uno a cui non potevi dire di no. Con lui ho fatto l’allenatore, poi il presidente, poi di nuovo l’allenatore e il dirigente. La parentesi Lazio con Cragnotti è stata la migliore in assoluto della mia vita».